Baschi Blu per sempre
Arrivarono in silenzio, tutto d’un tratto:
Fra le querce del Salto di Lochele
Si sentirono solo i loro respiri.
Svelte figure, volti affilati,
Baschetto in testa o sotto la spallina;
Parlavano poco,
Sembrava s’intendessero a gesti.
Erano sei o sette, tutti giovani,
Con Junker, un bel cane lupo,
Irrequieto come quei ragazzi armati,
Che scrutavano da tutte le parti
Con velata apprensione.
Zaini a terra, accanto alla sorgente,
Mangiarono qualcosa:
Chi una scatoletta di tonno,
Chi succhi di frutta e biscotti,
Chi pane e formaggio.
Sparirono in un lampo,
Al rumore di un ramo spezzato,
Dissolti in una nuvola di nebbia
Grigia come i loro giubbotti sgualciti,
Gli indimenticabili K2.
Così raccontano dei Baschi Blu
Giovani del 2° Celere di Padova;
Affiancavano la storia
Adesso sfiorano la leggenda.
Gianfranco Turlon